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è il sito archeologico più noto al mondo e rientra nella lista dei Patrimoni UNESCO dal 1997.

Scavi di Pompei

Gli Scavi di Pompei

Forniscono un’incredibile testimonianza dello stile di vita, delle usanze e delle architetture della società romana al momento dell’eruzione del Vesuvio avvenuta il 24 Agosto del 79 d.C., immergendo il visitatore in un’esperienza suggestiva ed emozionante, vissuta camminando tra i resti di domus patrizie, teatri, mosaici e affreschi delle ville pompeiane, terme e teatri.

La Guesthouse “IL FAUNO” a solo 1 Km dall’area archeologica di Pompei ( raggiungibile in auto/treno (5 minuti) o con una breve passeggiata di 15 minuti) ..vi aspetta con le sue comode camere / appartamenti dotate di ogni comfort (bagno privato, wifi, Netflix) e parcheggio interno !

Scavi di Pompei

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La Storia

Scavi di Pompei

Quando all’alba del 24 agosto del 79  il Vesuvio esplose, scatenando sulle città alle sue pendici una inesorabile pioggia di lapilli alla quale era quasi impossibile sfuggire, a Pompei il tempo si fermò. La tragedia fu tremenda, anche Ercolano ne fu colpita, ma fu invasa da un fiume di fango; coloro che non riuscirono a scappare dalla città e morirono imprigionati dall’ira del vulcano furono circa 2000 (oggi possiamo osservare i calchi in gesso dei loro corpi in agonia), eppure quell’evento tanto drammatico e catastrofico ha lasciato impressa l’immagine della vita che scorreva nel momento in cui il Vesuvio si risvegliò fermando il tempo.

Altre Info

Una delle vittime più illustri del’eruzione fu l’autore latino Plinio il Vecchio, che si trovava a Miseno con la sua flotta. Suo nipote Plinio il Giovane ha lasciato una cronaca della tragedia e della morte dello zio che tentava di correre in aiuto delle città colpite.

Nonostante la città, sepolta, fosse caduta nell’oblio, gli scavi hanno confermato ciò che era stato raccontato dagli autori antichi: i corpi rinvenuti testimoniano che molti degli abitanti sono morti per soffocamento, come Plinio, a causa dei gas sprigionati dal vulcano; molti altri sono stati colti dall’eruzione nelle case, senza alcuna via di scampo. L’abbandono di Pompei non fu totale. Qualcuno dei superstiti vi ritornò per recuperare oggetti preziosi ed il foro fu spogliato delle statue di bronzo. Intorno al II secolo inoltre, qualcuno rioccupò alcune povere abitazioni nell’area Nord della città, fino al IX secolo quando forse nuovi terremoti ed eruzioni e l’arrivo dei saraceni ebbero la meglio e l’abbandono fu totale.

La riscoperta della città fu del tutto fortuita: l’architetto Domenico Fontana nel 1600, mentre costruiva un canale, individuò dei resti antichi, ma non riuscì ad identificarli con quelli di Pompei, della cui ubicazione si era persa la memoria; alla metà del 1700 iniziarono gli scavi che tendevano più che altro a spogliare gli edifici delle decorazioni preziose e non furono altro che veri e propri sterri. Il primo scavo scientifico fu condotto da Giuseppe Fiorelli con la nuova tecnica rigorosamente stratigrafica. Fu sua inoltre l’idea di versare gesso liquido nei vuoti, creati sotto le ceneri dai corpi, per conservarne il calco. Col passar del tempo uno scavo estensivo su tutta la città riportò in vita l’antico splendore dei monumenti pubblici e privati.

Oggi, entrando da Porta Marina, lo sguardo si perde nelle ville; negli affreschi ancora perfettamente conservati; il foro; il tempio di Apollo; quello di Giove; il Macellum, il mercato coperto dove veniva venduto anche il pesce; le terme: tutti quanti ci danno un’idea di come si svolgesse la vita pubblica della città. Non mancavano edifici per i divertimenti pubblici, come il teatro grande, quello coperto (l’Odeion), l’anfiteatro e privati, come il lupanare, il bordello, decorato con suggestivi affreschi assolutamente espliciti sui costumi sessuali.

Infine le case e le ville che nei giardini, nelle stanze decorate, negli affreschi, conservano ancora il segreto di quella vita ormai così lontana che pure il vulcano non è riuscito a cancellare e che sembra quasi sospesa nel tempo.

INFORMAZIONI UTILI Scavi di Pompei

pompei.info@beniculturali.it
tel. 0818575347

Accessi
Porta Marina – Piazza Esedra – Piazza Anfiteatro

Accesso scuole e modalità di prenotazione

Regolamento per i visitatori degli Scavi di Pompei
Si invitano i visitatori ad organizzare la loro visita in modo da non introdurre bagagli ingombranti nell’area archeologica

Carta dei Servizi

Orari

Orari
1° aprile – 31 ottobre:      tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (ultimo ingresso ore 18.00) Sabato e domenica : ingresso dalle 8:30
1° novembre – 31 marzo: tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 17.00 (ultimo ingresso ore 15.30) Sabato e domenica : ingresso dalle 8:30

Biglietti
Pompei singolo (validità 1 giorno)
Intero € 16.00
Ridotto € 2,00 (#)

2 siti: OPLONTIS, BOSCOREALE Intero: € 7,00 – Validità : 1 giorno

3 siti (POMPEII, OPLONTIS, BOSCOREALE) – validità 3 giorni consecutivi
Intero: € 18,00**

Biglietto gratuito: per i Cittadini dell’Unione Europea minori di 18 anni o maggiori di 65 anni

(#) Ingresso a 2,00 euro per i cittadini dell’Unione Europea di età compresa tra i 18 e i 25 anni (non compiuti).
I biglietti gratuiti e ridotti possono essere rilasciati solo previa presentazione di un valido documento di identità.

** 3 giorni consecutivi, incluso il giorno d’acquisto. È consentito un solo ingresso in ciascun sito.

Come arrivare

Come arrivare
In treno

Per l’ ingresso a Porta Marina e Piazza Esedra:
Circumvesuviana Napoli-Sorrento (fermata Pompei Villa dei Misteri)

Per l’ ingresso a Piazza Anfiteatro:
Circumvesuviana Napoli-Poggiomarino (fermata Pompei Santuario)
FS Napoli – Salerno (fermata Pompei)

In autobus:
SITA da Napoli e da Salerno
CSTP n.4 da Salerno
CSTP n 50 da Salerno (celere via autostrada)

In auto:
Autostrada A3 Napoli-Salerno (uscita Pompei ovest)

Scarica la Mappa degli Scavi di Pompei

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